Approfondimento

Approfondimento

Gli attori dell'Accoglienza - Secondo attore: il bambino

Indice articoli

Secondo attore: il bambino

È secondo attore solo per motivi cronologici. Nelle nostre storie è, e deve essere, l'attore principale. È tuttavia un attore che raramente si impone sulla scena, che non invoca i tempi e le battute, ma che permea spesso silenzioso ogni atto e ogni intervento degli altri attori e delle figure di contorno (vicinato, scuola, ecc.). In termini psicosociali il bambino è un individuo deprivato dei suoi bisogni fondamentali di formazione, di crescita, di educazione, di affermazione della sua autonoma individualità al presente e di rappresentanza sociale nel futuro16.

Si comprende come il bambino rappresenti un'entità delicata e chiusa che afferma la sua presenza non sulla base di prevalenti atti diretti, ma attraverso azioni e parole che devono suscitare in noi la corretta interpretazione dei suoi bisogni profondi. Sono molte le persone che osservano e curano il bambino e ciascuna fornisce letture interpretative talora differenti perché il dato rilevato, o è manifesto e chiaramente leggibile, o è elicitato dagli interventi di chi gli è attorno e opera per il suo bene17. Per tutti noi il bambino è un concentrato di emozioni, consce o inconsce, che solo la professionalità o l'esperienza permettono di decifrare e mettere a valore.

La difficoltà è nell'interpretare le nostre azioni prima ancora che le sue, la difficoltà di comprendere quanto del nostro agire è determinato dalla nostra visione egoistica o di proiezione del nostro vissuto e quanto è obiettività nel rispetto della sua personalità e delle attese e dei diritti che ha18. Non è facile essere bambini affidati: aver subito il disagio e la violenza, doversi sdoppiare tra due famiglie, tra due affetti, doversi confrontare con gli operatori19. Di chi fidasi? A chi rivolgere il proprio affetto? Bisogna divenire capaci di comprendere ruoli differenti e fare valutazioni delle appartenenze; bisogna accettare che tutti gli occhi siano puntati su di te, ma che si dipende totalmente dagli altri. Si finisce col sentire il bisogno di appartenere, ma non si comprende bene a chi.

gea 200x120 blue

La GEA Società Cooperativa Sociale è una Cooperativa Sociale di tipo “A” (L.381/91), finalizzata alla gestione dei Servizi Socio – Sanitari ed Educativi.
Nasce a Bari–Palese nel giugno 1984 e nei diversi anni di attività ha sviluppato nell’ambito dei territori d’intervento, una rete socio–assistenziale ed educativa territoriale, sia con ...
Leggi tutto...