Il valore etico dell’accoglienza dei minori migranti
Della Penna C. (2017)
BARI: WIP – Edizioni Scientifiche, ISBN 978-88-8459-432-7
Il tema dell’altro è al centro del dibattito filosofico, culturale e sociale in quanto attiene alla coscienza dell’uomo e del pensatore dei nostri giorni. L’uomo è un “animale sociale”, oggi la massima espressione della socialità è la solidarietà, andare dunque incontro all’altro, condividere le sue difficoltà, entrare in empatia, fornire aiuto, ascolto e sostegno. In una società sempre più indifferente in cui, come afferma il pontefice Papa Francesco, esiste purtroppo “un’anestesia del cuore” e una “globalizzazione dell’indifferenza” risulta necessario aprirsi all’altro, in particolar modo al minore migrante per riconoscergli dignità umana. Nel mondo odierno, interetnico e multirazziale, globalizzato e informatizzato, tendente all’omologazione delle mode e degli stili di vita, la filosofia viva, attiva nella realtà complessa, può costituire, attraverso lo sviluppo del pensiero critico e della riflessione profonda, la via per uscire dalla crisi dei valori.
Azioni sinergiche per l’accoglienza dei minori stranieri. Atti del seminario del 18 marzo 2016 e altri contributi.
Della Penna C. (2016)
ROMA: Aracne editrice, ISBN 978-88-548-9636-9, Collana L’Immaginale
Il volume miscellaneo ospita contributi sul fenomeno migratorio minorile in Puglia e in Italia. In particolar modo, nel testo viene approfondita la categoria vulnerabile dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), beneficiaria di particolari tutele. Gli Autori hanno espresso sensibilità e attenzione per questi bambini e ragazzi, spesso dimenticati e inascoltati, costretti alla difficile scelta migratoria in una età delicata in cui dovrebbero giocare e studiare. Attraverso il punto di vista etico–filosofico, giuridico, psicologico, didattico–educativo, l’opera offre una visione d’insieme delle problematiche legate al fenomeno migratorio dei MSNA e propone possibili soluzioni alle criticità dell’accoglienza e dell’inclusione sociale dei minori, seguendo la via etica del pieno riconoscimento dei diritti e l’implementazione delle buone prassi.
Contributi di: Irene Battaglini, Francesco Bellino, Carla Della Penna, Antonio Maria La Scala, Giuseppe Palestra, Rosy Paparella, Rosa Pepe, Luigi Giulio Domenico Piliero, Laura Rizzo.
Aprrendimento sinergico innovativo. Percorsi educativi per minori stranieri.
Della Penna C. (2014)
ROMA: Aracne editrice, p. 212, ISBN: 978-88-548-7951-5, Collana IN CON TRA 9
La presente monografia propone un nuovo metodo educativo rivolto ai minori stranieri, in particolar modo a quelli non accompagnati. L’Apprendimento Sinergico Innovativo è basato su percorsi di didattica inclusiva, già indicati da Novak e Ausubel, arricchiti da momenti di ascolto e biodanza. Oggi la scuola italiana è una realtà complessa, multietnica, ogni studente deve essere accolto e sostenuto nel suo iter di crescita, umana e culturale. La tecnologia può essere utilizzata per ottimizzare l’apprendimento ma rimane centrale il ruolo del docente e il dialogo didattico–educativo con lo studente. Si assiste a un diffuso disagio relazionale, a crescenti difficoltà di inserimento che generano turbe comportamentali, aggressività e demotivazione. Dunque è necessaria e urgente “un’educazione alla diversità”, una particolare capacità da parte dei docenti di progettare e sperimentare percorsi multimediali e multisensoriali, che utilizzino i supporti tecnologici ma al contempo liberino la creatività. Progetti individualizzati e condotti con piccoli gruppi di studenti, minori stranieri non accompagnati e minori a rischio, possono avvalersi del supporto di esperti esterni come il mediatore culturale per le traduzioni, il counselor filosofico per l’ascolto e l’istruttore di biodanza per l’espressione corporea. Il testo ha anche valore manualistico in quanto dotato di un’appendice normativa contenente gli strumenti legislativi vigenti in materia.
Interviste narrative di minori stranieri non accompagnati. Dieci storie di vita.
Della Penna C. (2013)
ROMA: Aracne editrice, p. 1-241, ISBN: 978-88-548-6773-4
Le interviste ermeneutiche o narrative contenute nella presente monografia sono state rilasciate, in piena libertà e tutelate dall’anonimato, dai minori stranieri non accompagnati alloggiati nelle comunità per minori fuori famiglia della provincia di Bari, nel corso dell’anno 2011. Nel suddetto periodo è stata condotta un’indagine qualitativa che ha previsto gli incontri con i giovani migranti. Inoltre lo studio, condotto per l’Università degli Studi di Bari, ha previsto la realizzazione di focus group, tecnica propria della ricerca sociale. I racconti sono stati registrati su supporto digitale ed in seguito trascritti fedelmente. Inoltre sono stati raccolti altri contributi, prodotti spontaneamente dai minori stranieri non accompagnati come lettere e pagine di diario. In questo modo il dramma della scelta migratoria compiuta da questi ragazzi è emerso in maniera viva e sentita, attraverso parole cariche di emozioni. Per necessità economiche o per sfuggire ad un conflitto armato i minori stranieri non accompagnati hanno dovuto, in nome di una speranza, compiere uno strappo, allontanarsi dagli affetti, lasciare la famiglia e gli amici per partire da soli, affrontando un viaggio denso di pericoli e difficoltà che, purtroppo, li ha costretti a crescere in fretta.
Minori Stranieri Non Accompagnati in Puglia. Un viaggio tra progetto e Sogno
Della Penna C. (2013)
ROMA: Aracne editrice, p. 1-240, ISBN: 978-88-548-6178-7
Il testo è frutto di una indagine qualitativa sul campo, condotta nei mesi da gennaio a giugno 2011, sui minori stranieri non accompagnati nella provincia di Bari. Risulta essere il primo lavoro scientifico in Puglia che studia approfonditamente questo nuovo soggetto migratorio; infatti, in precedenza, esistevano a riguardo solo cenni nei dossier statistici e dati numerici nei report di monitoraggio. Lo studio, condotto per l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, secondo le tecniche della ricerca sociale ha previsto l’incontro con i MSNA alloggiati nelle comunità per minori della provincia di Bari, la somministrazione in presenza di una intervista anonima, semistrutturata, con prevalenza di risposte aperte, per accedere al punto di vista dell’intervistato. Sono così emersi progetti e sogni dei ragazzi i quali scelgono il nostro Paese perché sperano di trovare lavoro o per sfuggire a persecuzioni e guerre,spinti comunque dalla speranza di dare una svolta alla propria esistenza, di renderla più libera e dignitosa, di poter comunque recuperare la gioia di crescere e di vivere pienamente la propria adolescenza.
Rotatorie sociali (Pensieri ed esperienze delle reti di famiglie aperte del CNCA)
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza - Comunità Edizioni 2010
I contributi raccolti in questo libro hanno una duplice finalità: da un lato aiutare i lettori a conoscere e capire l'esperienza delle reti di famiglie aperte all'accoglienza; dall'altro far emergere e valorizzare le diverse e particolari esperienze che in questi anni sono state realizzate nei territori, come testimonianza di un radicamento delle reti in essi e di una capacità di ascoltarne i bisogni. Le esperienze qui descritte, testimoniano che, pur facendo riferimento a precise normative nazionali e regionali, è possibile non rimanere imbrigliati dalle loro rigidità, dalle loro lacune e dalle loro incongruenze, costruendo in maniera continuamente creativa spazi, tempi, ambienti, strumenti e relazioni che promuovono la crescita sociale.
L'isola dei tesori (Atlante dell'Italia a rischio in Italia) - Giulio Cederna
Organizzazione Save the Children Italia Onlus 2010
In Italia ci sono quasi 11 milioni di minori. Un tesoro di enorme valore, una risorsa da tutelare. Ma come stanno i nostri “tesori”? Dove vivono? Con questo Atlante Save the Children scatta una fotografia sulla condizione dell’infanzia in Italia e, attraverso quasi 70 mappe, traccia alcuni aspetti problematici, tra marginalità, nuove povertà, discriminazione, violenza e una legislazione in materia d’infanzia frammentata e impreparata.
Figli al confine (Una ricerca multimetodologica sull'affidamento familiare) - Ondina Greco, Raffaella Iafrate, Ed Franco Angeli 2010
Accogliere un bambino "come figlio" all'interno della propria famiglia rappresenta il cuore dell'affidamento familiare. La temporaneità dell'affido e la presenza della famiglia naturale del bambino rendono però la scena molto complessa. L'affidamento familiare presenta infatti aspetti peculiari, che pongono i figli in affido "al confine" tra due appartenenze familiari e la funzione dei genitori "al confine" tra genitorialità e generatività sociale. Il volume affronta i temi classici delle relazioni familiari e del benessere del minore nell'esperienza dell'affidamento familiare e approfondisce aree tematiche finora poco esplorate quale quella dei confini familiari, attraverso un impianto multimetodologico che si compone di una ricerca quantitativa (di taglio psicosociale) e di una qualitativa (di taglio clinico).
Légàmi (Il mito della famiglia di origine), Organizzazione Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini, Ed Ancora Editrice 2007
I contributi raccolti in questo volume sono gli atti del convegno “Légàmi, il mito della famiglia di origine”. Il Quaderno esplora infatti la condizione di bambini e adolescenti, fuori dalla loro famiglia di origine, che vivono sotto protezione sociale secondo modalità pensate come temporanee – affido, istituti, centri di accoglienza – ma che in realtà perdono la condizione di provvisorietà: l’affido diventa sine die, le strutture di accoglienza diventano la casa fino alla maggiore età. I minori crescono, legati, inevitabilmente, a un mito difficile da estirpare: quello della famiglia di origine e dei legami di sangue.
Storie in cerchio. Riflessioni sui gruppi di famiglie affidatarie Cam Centro ausiliario per i problemi minorili, Ed Franco Angeli 2007
Fin dall'inizio della sua attività, il CAM ha compreso l'esigenza di accompagnare e sostenere le famiglie che affrontano l'avventura dell'affido familiare, individuando nei gruppi di discussione e di confronto tra famiglie affidatarie uno strumento fondamentale per il sostegno al progetto di affido.
Ora il CAM avverte l'esigenza di raccogliere in una cornice metodologica le riflessioni dei conduttori di gruppo, nell'intento di colmare una lacuna informativa presente in questo particolare settore e di offrire agli operatori dell'affido stimoli, suggestioni e indicazioni attinti dalla sua pluriennale esperienza.
Psicologi professionisti, provenienti da scuole di pensiero diverse, si trovano qui in perfetta sintonia sia nel sottolineare la centralità della esperienza di gruppo per le famiglie che vivono in prima persona la dimensione dell'affido, sia nel comunicare a colleghi e operatori sociali l'interesse e l'entusiasmo per la ricchezza di una esperienza professionale che li vede parte integrante del "cerchio" delle famiglie affidatarie.
Il cerchio non è solo la rappresentazione visiva del gruppo di persone che si incontrano periodicamente a parlare di affido, è anche l'immagine del fluire di pensieri ed emozioni che si dipanano in modo circolare tra loro.
Insieme, le famiglie affidatarie e gli psicologi conduttori di gruppo sono i protagonisti di queste "storie in cerchio".
Pronto mamma? Ti passo la mamma Paola Carmignani e Teresa Tonna, Ed Serra Tarantola 2007
Le storie di questo libro provengono dall'esperienza del Centro Promozione Affidi Familiari di Brescia. Il libro raccoglie, in forma anonima, storie di affidamento familiare, filtrate dagli operatori del Centro e rielaborate in maniera narrativa da Teresa Tonna e Paola Carmignani,autrice pure di alcune interviste. Sono presenti anche alcune testimonianze dirette.
Affido forte e adozione mite: culture in trasformazione Alberto Giasanti, Eugenio Rossi - Ed Franco Angeli 2007
Questo volume, che si rivolge a operatori, famiglie ed associazioni, intende mettere in evidenza, attraverso un'indagine sull'affido familiare condotta nell'area metropolitana milanese, le qualità che caratterizzano molte famiglie affidatarie: prendersi cura dell'affidato, sapersi assumere responsabilità, dimostrare disponibilità, esprimere solidarietà, possedere equilibrio nel rapporto di coppia, saper coinvolgere senza imporre e investire in educazione del bambino. Ma intende anche fare luce sugli aspetti critici dell'affido, come le difficoltà che emergono dalla presa in carico di situazioni che non si conoscono, la competizione che può nascere con la famiglia d'origine, i problemi che possono sorgere da un investimento affettivo a termine, i possibili litigi con i figli naturali della famiglia affidataria, ed altri ancora.
Dare una famiglia a una famiglia (Verso una nuova forma di affido), Roberto Maurizio - Ed Ega-Edizioni Gruppo Abele 2007
L'affidamento familiare nell'immaginario collettivo si realizza nell'inserimento di un bambino in situazione di bisogno in una famiglia per un periodo temporaneo con un progetto di rientro a casa.
In questo volume si racconto un percorso di sperimentazione promosso dal Settore Servizi Sociali del Comune di Torino con la collaborazione della Fondazione Paideia di Torino che prova a innovare l'idea di affidamento. In questo caso il bambino rimane nella sua famiglia e nella sua abitazione e una famiglia disponibile all'affidamento si impegna a prendere in cura tutto il nucleo familiare, bambino e genitori compresi.
Una famiglia anche per me. Dimensioni e percorsi educativi nelle comunità familiari per minori, di Ricci Stefano, Spataro Cinzia - Ed Centro Studi Erickson 2006
Dalla fine del 2006 tutti gli istituti per minori dovrebbero venire chiusi e sarà necessario fondare nuove strutture residenziali (o riconvertire quelle già esistenti) per colmare questa mancanza. Una delle possibili soluzioni è rappresentata dalle comunità familiari. Ma cosa sono in concreto queste comunità? In queste pagine gli autori, sposati da 11 anni e con alle spalle una lunga esperienza (hanno fondato una comunità di pronta accoglienza per minori da O a 6 anni che, in otto anni di vita, ha accolto quasi 40 bambini), cercano di rispondere a queste e altre domande. Il testo è arricchito da vivide testimonianze che, attraverso piccoli e grandi episodi di vita, raccontano la quotidianità della relazione educativa
Impariamo a conoscere l'affido dei minori. Buone prassi per l'accoglienza di Daniele Grana - Edizioni del Cerro, 2005
Un progetto di affidamento di un minore in difficoltà richiede l'intervento di operatori specializzati in termini di valutazione e di progettazione e comporta la costruzione di una rete interattiva tra servizi istituzionali, famiglie accoglienti o aspiranti, risorse formali e informali che ruotano intorno al minore e al suo contesto di origine. Altrettanto importante è però promuovere una cultura dell'affidamento elastica e aperta alla complessità, in grado di superare rigidità e incomunicabilità tra gli attori del progetto per raggiungere una proficua collaborazione d'équipe. Questo testo conduce un'analisi pratica delle tipicità e delle buone prassi per lo svolgimento di un progetto di affidamento, senza trascurare il lato umano ed emozionale.
Una famiglia per ogni bambino. Famiglie accoglienti e affido di Martini Valter - Ed San Paolo 2004
In questo libro si spiega cos'è l'affido, chi sono i minori che ne hanno bisogno, chi sono le famiglie affidatarie, e, infine, come e perché le famiglie, tutte le famiglie, possono mettere a disposizione le proprie risorse per contribuire a creare una nuova cultura dell'accoglienza e una nuova società più accogliente e attenta ai bisogni dei bambini, dei ragazzi, e di tutti coloro che si sentono emarginati ed esclusi dalla vita. L'Autore trae le sue riflessioni, le sue spiegazioni e le sue proposte da una ventennale esperienza vissuta in prima persona.
L'adozione e l'affidamento familiare nella dottrina e nella giurisprudenza, Giovanni Manera - Ed Franco Angeli 2004
Protagonista della narrazione processuale del volume è un'indagine di critica giuridica e sociale sui soggetti istituzionali deputati a pronunciarsi in tema di affidamento ed adozione. Le aspettative in gioco, in queste dinamiche di responsabilità istituzionali e personali conducono, infatti, alla formulazione di un giudizio sui presupposti della relazione affettiva riferito a persone che chiedono di diventare sé stesse anche attraverso l'esperienza genitoriale: un giudizio che spiega i propri effetti su bambini che chiedono di poter trovare, in queste persone, la verità sul significato del proprio essere al mondo per andare avanti nella vita.
Giustizia minorile e servizi sociali di Bianca Barbero Avanzini - Ed Franco Angeli 2003
Da sempre, collaborando col Tribunale per i Minori e insegnando in università, sento la necessità di un testo che presenti in modo chiaro e sufficientemente completo le informazioni ed i problemi che investono contemporaneamente l'attività della magistratura della famiglia e minorile e quella degli operatori sociali chiamati a vario titolo a collaborare con essa per la tutela dei minori: è nata così l'idea di questo volume che si occupa della giustizia per i minori e la famiglia e del ruolo che, in questo ambito, hanno i Servizi alla persona.
Storie di affidamento. L’obbligo leggero di Beretta Gemma - Ed Liguori 2002
Questo libro racconta quattro storie di affidamento, ciascuna delle quali è stata raccolta con il metodo delle interviste, decostruite e ricostruite poi per capitoli tematici come se si trattasse del montaggio di un video. La costruzione del testo permette tre livelli di lettura: per storie (Storia di Manuela, Marcello, Maurizio; Storia di Anna, Manuel, Roberto, per tacere di Davide e Gabriele; Storia di Angelo e Marica; Storia di Giovanni), per questioni (Un´estranea fra noi, Continuare l´opera della madre, L´obbligo della convivenza, Relazioni vincoli fiducia affidamento, Adolescenti, Il padre che non c´è) e, ancora, per approfondimenti tematici (voce guida, primi piani, note), che esprimono il punto di vista teorico da cui muove la ricerca contenuta nel libro. Affidamento, si dice qui, è aiutare un bambino, un ragazzo, una ragazza a fare l´esperienza del «valere», cioè del «riconoscersi come valore». Narrano questa esperienza un´affidata, alcuni affidatari, alcune madri affidanti e operatori sociali. Punti di avvistamento diversi che contribuiscono a illuminare la scena di un bisogno ma, soprattutto, di una preziosa disponibilità umana a rispondere a un obbligo.
In una società come la nostra, intrisa del linguaggio dei diritti, cosa succede se cominciamo a parlare della questione dei bisogni dell´infanzia e dell´adolescenza muovendo dalla nozione di obbligo così come Simone Weil la elabora e se ci interroghiamo a partire da ciò che ogni adulto o bambino o ragazza è in grado di attivare a partire da sé? Il libro, denso di domande, ma anche di parole vere dell´esperienza, comincia a rispondere a questa domanda.
E ci interroga.
Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh - Ed. Garzanti – Collana Narratori Moderni – maggio 2011
Victoria è una ragazza di diciotto anni con un passato alle spalle di certo non facile: abbandonata nella culla dai genitori, ha passato l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata maggiorenne, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto le ferite dell’anima e lasciano delle pillole di felicità. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori. E’ infatti nella quiete del parco pubblico di una splendente San Francisco che la protagonista trova rifugio. Lì, attorniata dai fiori, i suoi pensieri possono esprimersi e la sua mente può volare libera. Grant, un ragazzo tenebroso che pare sappia misteriosamente tutto del suo passato, sembra però l’unico in grado di scuotere Victoria e di regalarle dei momenti di serenità. La ragazza infatti si porta dentro una ferita che è una colpa che non riesce a cancellare dal suo cuore. Per fortuna esistono i fiori. Ce n’è uno per ogni male dell’anima. (recensione di “libreriauniversitaria.it”)
La GEA Società Cooperativa Sociale è una Cooperativa Sociale di tipo “A” (L.381/91), finalizzata alla gestione dei Servizi Socio – Sanitari ed Educativi.
Nasce a Bari–Palese nel giugno 1984 e nei diversi anni di attività ha sviluppato nell’ambito dei territori d’intervento, una rete socio–assistenziale ed educativa territoriale, sia con ...
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