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Fonti

  1. Per una rapida visione di sintesi si veda: Benesch H. (1997), Atlante di psicologia, Sperling & Kupfer, Milano.
  2. Furedi F. (2008), Il nuovo conformismo. Troppa psicologia nella vita quotidiana, Feltrinelli, Milano.
  3. Bein Ricco E. (a cura di)(1997), Nuovi volti della famiglia: tra libertà e responsabilità, Claudiana, Torino; Donati P., Di Nicola P. (2002), Lineamenti di sociologia della famiglia, Carocci, Roma.
  4. Per una visione d'insieme si veda: Hewstone M., Stroebe W., Jonas K, Voci A. (2009), Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, Bologna; Amerio P. (2007), Fondamenti di psicologia sociale, Il Mulino, Bologna.
  5. Per approfondimenti della letteratura si veda: Santinello M., Dallago L., Vieno A. (2009), Fondamenti di psicologia di comunità, Il Mulino, Bologna; Migliorini, L., Rania, N. (2008), Psicologia sociale delle relazioni familiari, Laterza, Roma-Bari; Casonato, M., Ruffetta, C. (2003), Ecologia dell'affido, Quattroventi, Urbino; Prezza, M., Santinello, M. (a cura di)(2002), Conoscere la comunità, Il Mulino, Bologna.
  6. "Ogni sottosistema familiare ha specifiche funzioni e fa specifiche richieste ai suoi membri: lo sviluppo delle capacità interpersonali, raggiunto in questi sottosistemi, è affermato nella libertà che ogni sottosistema ha rispetto all'interferenza da parte degli altri”. Minuchin, S. (1976), Famiglie e terapia della famiglia, Astrolabio, Roma, p. 57.
  7. McLaren, L., Have, P. (2005), Ecological Perspective in Health Research, Journal of Epidemiology and Community Health Research, 59, pp. 6-14.
  8. Bronfenbrenner, U. (1986), Ecologia dello sviluppo umano, Il Mulino, Bologna.
  9. Qui ci si riferisce agli studi sui fattori contestuali e sui modelli sistemici nelle ricerche di interfaccia della famiglia. Per approfondimenti si veda: Kotchick, B.A., Forehand, R. (2002), Putting Parenting in Perspective: A Discussion of Contextual Factors That Shape Parenting Practices, Journal of Child and Family Studies, 11, (3), pp. 255-269; Sluki, C.E. (2007), Interfaces: Toward a New Generation of Systemic Models on Family Research and Practice, Family Process, 46, (2), pp. 173-184.
  10. Le derive in campo psicosociale sono spesso molto più sottili (e devastanti) di quelle di ambito medico, e si può affermare che originano essenzialmente da uno scarso coinvolgimento dell'operatore psicosociale. Un esempio per tutti: mentre l'oncologo inconsciamente sa che il tumore che cura nel paziente può colpire anche lui, la situazione patologica di un genitore inadeguato non coinvolge più di tanto l'operatore socio-sanitario perché è convinto che a lui non capiterà mai quel genere di problema. Questo tema di grande fascino è stato trattato più volte nella letteratura psicoanalitica, ma mi piace qui ricordare il recente e intrigante libro di Simona Argentieri: Argentieri S. (2008), L'ambiguità, Einaudi, Torino, pp. 4-5.
  11. Per una base di sintesi dei lavori di Piaget si veda: Piaget J, Inhelder B. (1970), La psicologia del bambino, trad. it., Einaudi, Torino.
  12. Studi condotti dalla fine degli anni “60 e riportati in: Bowlby J. (1989), Una base sicura, trad. it., Cortina, Milano.
  13. L'attaccamento ha chiaramente una base biologica, come dimostrato dall'analisi del suo opposto, la separazione. L'elaborazione della separazione passa attraverso fasi stereotipate: protesta, rabbia, disperazione, tristezza, distacco, rassegnazione. Bowlby J. (2000), Attaccamento e perdita, trad. it., Bollati Boringhieri, Torino.
  14. Si vedano soprattutto i lavori di Spitz e di Winnicott che costituiscono l'ossatura metodologica per affrontare il problema dei minori accolti. Spitz R. (1989), Il primo anno di vita. Studio psicoanalitico sullo sviluppo delle relazioni oggettuali, trad. it., Armando, Roma; Winnicott D. W. (1987), I bambini e le loro madri, trad. it., Cortina, Milano; Winnicott D. W. (1997), Bambini, trad. it., Cortina, Milano.
  15. Bowlby J. (1978), Attaccamento e perdita, vol. 1,2,3, Boringhieri, Torino.
  16. Carone Craig A. R., Martino V. (2001), Psicologia generale e clinica, Piccin, Padova.
  17. Maslow A. H. (1973), Motivazione e personalità, trad. it., Armando, Roma.
  18. Fiorelli F. D. (2007), L'identità tra individuo e società. Erik H. Erikson e gli studi su io, sé e identità, Armando, Roma.
  19. Ecco perché è importante che ad accudire il bambino sia in prevalenza la madre e non “tate” sempre diverse.

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La GEA Società Cooperativa Sociale è una Cooperativa Sociale di tipo “A” (L.381/91), finalizzata alla gestione dei Servizi Socio – Sanitari ed Educativi.
Nasce a Bari–Palese nel giugno 1984 e nei diversi anni di attività ha sviluppato nell’ambito dei territori d’intervento, una rete socio–assistenziale ed educativa territoriale, sia con ...
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